Waste-Land-Vik

Anche quest’anno Memorie Urbane ritorna al cinema ariston per una proiezione legata al mondo dell’arte. In questo film Vik Muniz ci mette di fronte al riscatto sociale  che il suo progetto artistico ha dato ad alcuni catadores brasiliani.

ingresso su invito da ritirare alla cassa del cinema o chiamando il 349.0567388.

Titolo originale: Waste Land   regia di Lucy Walker

Durata: 98’ – Produzione: Gran Bretagna, Brasile – Anno:2011

Distribuzione: Officine Ubu  Audio: Originale con sottotitoli in italiano  Formato: 16/9

Premi e nominaton: Nomination Miglior Documentario Oscar 2011

Waste Land è un documentario che racconta il viaggio dell’artista brasiliano Vik Muniz a Jardim Gramacho, la discarica più grande del mondo che si trova a Rio de Janeiro, della sua amicizia con i “catadores”, i raccoglitori di materiale riciclabile che ogni giorno smistano tonnellate di spazzatura. Muniz decide di creare opere d’arte con questo materiale e per circa due anni vive a contatto con la gente che lavora a Jardim Gramacho, ammirandone la forza di volontà e l’innocenza con la quale queste persone vivono la propria condizione di miseria. Il documentario, ha una impronta fotografica davvero importante, tutto è giocato sui livelli di vicinanza e distanza, sull’insieme e sul particolare. Vik che osserva la “Waste land” “terra desolata”, la discarica, da Google Earth, poi da un elicottero, poi da un’automobile quindi avvicinandosi sempre di più, va sul posto, conosce le persone, fotografa la discarica, gli oggetti la spazzatura…;stessa dinamica che adopera per la creazione delle opere, partendo da un soggetto fotografico, i “catadores”, sviluppa un lavoro di riempimento dei pieni e dei vuoti della foto utilizzando dal tappo di bottiglia al materiale più ingombrante, osserva il procedere della creazione dall’alto di una impalcatura che gli consente di avere una visione d’insieme, indirizzando chi lavora al di sotto come spostare gli oggetti di riempimento, come se si dovesse in tutti i casi guardare una cosa a distanza per vederla davvero. Stessa sensazione che ha ciascun protagonista dell’opera osservando dall’alto la creazione finita, è necessario prendere le distanze per avere reale coscienza della realtà. Ma Waste Land non vuole essere solo un documentario costruito bene, o la storia di un famoso artista, waste land è l’opportunità per il pubblico  di legarsi emotivamente alle persone sullo schermo di riflettere sulle condizioni di vita che ventimila persone affrontano quotidianamente nella spazzatura. E’ una lente d’ingradimento sull’intensa attività umana, sulla instancabilità di questi raccoglitori che  con solerzia e buon umore vive di riciclo, che nonostante tutto ha riscattato il proprio ruolo organizzando un’associazione che li tutela e che faccia conoscere l’importanza del proprio lavoro. Come dice Valter , il guru dei catadores,  “ Ogni singola lattina fa la differenza”.

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