Artisti 2016

Coquelicot

// Francia //

Di origini francesi, Coquelicot Mafille attualmente vive e lavora a Milano. La sua ricerca artistica si concentra sulla figura dell’uomo, sul rapporto con l’ambiente circostante e sulla natura. Nelle sue opere dà vita ad un mondo immaginario fatto di scenari onirici in cui convivono volti umani, animali e simboli di uso quotidiano. Caratteristica peculiare della produzione di Coquelicot è l’utilizzo della tecnica del ricamo, che per lavori indoor è praticata su supporti di tela, di carta e altri tessuti con l’uso del filo, mentre all’aperto viene realizzata sulle pareti, rendendo l’effetto del ricamo attraverso il tratteggio della pittura. Per la prima volta partecipa a Memorie Urbane con un muro a Fondi che racchiude gli elementi alla base delle sue opere.

Ricky Lee Gordon

// Sud Africa //
Ricky Lee Gordon nasce nel 1984 a Johannesburg e, all’età di 26 anni, inizia a realizzare opere sotto lo pseudonimo di Freddy Sam a Cape Town. Nel tempo ha sviluppato un personale linguaggio artistico caratterizzato dall’unione di diversi stili. Nelle sue opere, infatti, coesistono elementi dell’arte classica, dell’arte contemporanea, dell’arte astratta e del minimalismo. Lee Gordon pone l’accento sulle problematiche sociali e sul rapporto tra l’uomo e la natura che lo circonda, ma ancora più rilevante è il significato dei suoi lavori, che devono avere un legame tangibile con il luogo che li accoglie e con la popolazione che li vive quotidianamente. Per il suo primo muro italiano Ricky Lee Gordon ha realizzato una grande opera, dal titolo “La Memoria dell’Acqua”, sulla facciata del Palasport di Serapo, a Gaeta.

Gola Hundun

// Italia //
Nato a Cesena nel 1982, vive e lavora tra Rimini e Barcellona. Le scelte di vita e gli interessi personali di Gola si riflettono in maniera evidente nella sua produzione artistica. Vegetariano dall’età di 16 anni, auspica un ritorno all’armonia primordiale tra uomo e Madre Terra. Le tematiche più importanti della sua produzione sono proprio il rapporto tra l’uomo, la natura e gli animali, opere piene di colori, quasi psichedeliche, che richiamano l’arte sciamanica. Come testimonianza della sua partecipazione al festival, Gola ha realizzato un’opera dal titolo Tre Notti e un Giorno, raffigurante un’imponente vegetazione, cupa e poco dettagliata, dalla quale emergono le silhouette di figure animali.

Joys

// Italia //
Classe 1974, inizia la sua carriera già negli anni ’90 come writer. Fil rouge della sua produzione è lo studio, quasi maniacale, del lettering che Joys evolve trasformando le lettere da semplici caratteri a texture. Intricati labirinti fatti di linee e colori che assumono una forte plasticità e vanno ben oltre la bidimensionalità. La sua continua ricerca spaziale si è estesa anche all’ambito scultoreo. Joys ha partecipato per la prima volta al festival Memorie Urbane e ci ha lasciato un pezzo unico nel suo genere. Sotto il caldo sole di agosto, l’artista padovano ha dipinto un vecchio cisternone d’acqua a Santi Cosma e Damiano, realizzando l’opera più alta del festival, ben 36 metri. Attraverso una precisa scala tonale, Joys ha potuto realizzare il suo lettering su uno spazio del tutto insolito caratterizzato quindi da una superficie cilindrica con un forte sviluppo verticale.

Frz

// Iran //
FRZ nasce a Tabriz, cittadina iraniana dove attualmente vive e lavora. Inizia a dipingere muri utilizzando la tecnica dello stencil, non solo per una scelta artistica ma soprattutto perché, in un paese dove la street art è ancora illegale e dove gli artisti sono soggetti a una forte censura politica, è necessario accorciare al massimo i tempi della realizzazione dei muri. La produzione artistica di FRZ non si limita alla stencil art ma si caratterizza per la pluralità di tecniche che l’artista iraniano utilizza, dalla poster art alla realizzazione di grandi murales, fino all’utilizzo di superfici specchianti che fanno interagire direttamente lo spettatore con l’opera. Infine dal 2014 la sua ricerca artistica si spinge verso i motivi dell’arte islamica e verso la tradizione tessile persiana. Per la sua prima partecipazione al festival, FRZ ha realizzato due diverse pensiline per autobus a Gaeta ed un muro a Valmontone. L’artista iraniano è stato anche uno dei protagonisti della mostra «Made in Iran» che si è tenuta presso la galleria Street Art Place a Gaeta.

Louis Masai

// Inghilterra //
Masai vive e lavora a Londra. Le sue opere non parlano della vita frenetica di una grande metropoli, al contrario l’artista inglese si concentra sul tema del rapporto fra uomo e natura, focalizzandosi negli ultimi tempi sulla questione dell’estinzione di molte specie animali: tigri, rinoceronti, scimmie ed api sono alcuni tra i soggetti principali. Le sue opere sono vere esplosioni di colore, pattern fantasiosi che danno vita alle figure. In occasione del suo debutto a Memorie Urbane Masai ha dipinto tre grandi muri a Fondi, tra cui la rappresentazione di un narvalo, cetaceo con la particolarità di avere un dente simile a una vite, nella forma tipica che ha dato origine al mitico unicorno. L’artista ha lavorato anche a Gaeta dove ha realizzato un’opera raffigurante una scimmia.

Sepe

// Polonia //
Michat Wrega aka Sepe, artista e designer, nasce a Varsavia nel 1982 e inizia presto a realizzare i suoi lavori per strada. Tema dominante della sua ricerca artistica è l’uomo, del quale indaga il rapporto con la società contemporanea. L’individuo risulta schiacciato dall’appartenenza a gruppi sociali che, assorbendolo nelle dinamiche di massa, amplificano il senso di solitudine. Sepe e Chazme hanno lavorato insieme per Memorie Urbane nel 2016, realizzando un grande muro a Fondi. L’opera, dal titolo The Trial of Joseph K., è un chiaro riferimento al famoso romanzo incompiuto di Franz Kafka, nel quale un impiegato di nome Josef K. viene accusato, arrestato e processato per motivi misteriosi. Partendo da questa vicenda hanno raffigurato una serie di costruzioni architettoniche utopistiche con al centro una figura tetra e malinconica, che rappresenta appunto il protagonista. Sepe ha realizzato il corpo e l’aspetto dell’uomo, mentre Chazme ha delineato gli edifici che sovrastano il soggetto.

Sea Creative

// Italia //
Classe 1977, Fabrizio Sarti alias Sea Creative è attivo sulla scena italiana dal 1993 quando inizia prima utilizzando le bombolette per poi passare gradualmente ai pennelli. Sea ha un suo stile ben definito: lineare ma molto dettagliato, trasporta lo spettatore in uno strano universo popolato da bizzarri personaggi ispirati dalle persone comuni che incontra tutti i giorni, mixate alle sue passioni e ai suoi stati d’animo. È stato proprio Sea Creative, insieme ai suoi insoliti personaggi, ad aver aperto la quinta edizione del festival. Da fine febbraio 2016, quattro buffi uomini animano le pareti del sottopassaggio del quartiere San Giulio a Formia.

Nelio

// Francia //

Classe 1982, Nelio vive e lavora a Lione. Ha sviluppato uno stile del tutto personale in cui è visibile il retaggio delle grandi correnti dell’arte contemporanea, dal cubismo all’astrattismo, così come l’influenza del graphic design, dell’architettura e, soprattutto, del graffitismo. L’artista è attratto anche dalle arti primitive, dall’alfabeto e dai simboli di antiche civiltà come quella egizia o maya. Nelio rielabora e mescola tra loro tutte queste influenze creando un linguaggio personale fatto di colori e geometrie. Dopo la sua première italiana con Memorie Urbane nel 2014, l’artista francese torna nel 2016 realizzando due grandi opere a Formia e a Valmontone.

Lonac

// Croazia //
Nato nel 1986 a Zagabria, in Croazia, Lonac inizia fin da adolescente ad avvicinarsi al mondo del writing per poi virare verso la produzione di opere figurative, raggiungendo effetti realistici impressionanti. Per la sua prima partecipazione al festival l’artista croato realizza un muro di grandi dimensioni, dal titolo The Kiss, a Cassino. Il suo intervento si inserisce nel progetto promosso dal Comune di Cassino volto alla riqualificazione e alla valorizzazione dell’area della città nota come “Quinto Ponte”, zona un tempo periferica ma attualmente inglobata nel centro cittadino. L’opera di Lonac è stata premiata dalla rivista Graffiti Art Magazine come uno dei muri più belli del 2016.

Kunstrasen

// Germania //
Le ironiche e irriverenti immagini dell’artista tedesco Kunstrasen arrivano per la prima volta in Italia nel maggio 2016, quando realizza per Memorie Urbane la sua famosa Spot Remover presso la scuola elementare di Fondi, a Gaeta e a Cassino. Il nome d’arte è composto dalla parola KUNST, che significa arte, e dalla parola RASEN, che significa prato sintetico. Il rimando a qualcosa di artificiale, di finto si collega strettamente alla sua ricerca artistica, volta all’analisi delle contraddizioni e dei paradossi della società contemporanea e dell’art system, che schernisce con opere graffianti e derisorie. Kunstrasen non ha molta esperienza con la street art, anzi preferisce definirsi uno “studio artist”, ed è proprio in queste vesti che è tornato a Gaeta nell’ottobre 2016 per la sua prima mostra personale italiana tenutasi presso la galleria Street Art Place, dal titolo «It’s your hell, not mine».

Isaac Cordal

// Spagna //
Lo spagnolo Isaac Cordal è fra gli artisti contemporanei più promettenti sulla scena internazionale. Scultore unico, ha concentrato la sua ricerca sulla figura umana e sul rapporto fra essa e il paesaggio circostante. Dal 2006 Cordal porta avanti il suo progetto principale, Cemente eclipses, consacrato al cemento, la nostra impronta sulla natura. Piccole statue – alte non più di 25cm – posizionate in varie città del mondo, quasi nascoste affinché possano essere i cittadini e i passanti a scoprirle. In maniera sarcastica e ludica, l’artista spagnolo affronta temi importanti quali il cambiamento climatico, l’inquinamento, la politica e l’economia, ma anche temi intimistici come solitudine, malinconia, isolamento. Nel maggio 2016 Isaac ha presentato la sua prima mostra personale in Italia dal titolo Welcome, con la quale ha inaugurato la galleria Street Art Place a Gaeta.

Eime

// Portogallo //
Eime, classe 1986, nasce a Caldas da Raina, in Portogallo. Attivo da oltre 10 anni nell’ambito dell’arte urbana, ha sperimentato diversi linguaggi artistici prediligendo in un primo momento l’immediatezza di adesivi e poster, per poi concentrarsi sulla tecnica dello stencil. La sua produzione è caratterizzata da volti molto particolari, decostruiti geometricamente ma, allo stesso tempo, fortemente realistici. Fil rouge dei suoi lavori è il monocromo: ritratti intensi creati con il solo utilizzo del bianco e del nero, ai quali pian piano si aggiunge un altro colore, espandendolo. Dopo la “Stencil Tower” eseguita a Gaeta nel 2014, Eime è ritornato a Memorie Urbane nel 2016, realizzando a Trivio, Formia, un muro che segna un passaggio significativo nella sua carriera artistica. Su una superficie di 350mq, infatti, l’artista portoghese ha scomposto il volto raffigurato, ampliando la palette di colori e utilizzando, oltre al classico bianco e nero, anche un blu molto deciso e il grigio.

David Oliveira

// Portogallo //
L’artista portoghese, nato a Lisbona nel 1980, ha focalizzato la sua straordinaria ricerca scultorea intorno all’idea di linea e di spazio, creando illusioni ottiche altamente suggestive. I suoi lavori sembrano prendere vita da uno sketch book: raffinati schizzi resi tridimensionali attraverso l’utilizzo di sottili fili di ferro, tulle, nylon che Oliveira modella costruendo immagini, proiettando l’osservatore in un immaginario onirico, fantastico. Nelle sue opere la perfetta fusione fra disegno e scultura in rapporto allo spazio raggiunge vette elevatissime. In occasione della sua prima venuta in Italia ha realizzato per Memorie Urbane delle splendide installazioni all’interno del Palazzo della Cultura di Gaeta e nella nostra galleria Street Art Place.

Chazme

// Polonia //
Daniel Chazme nasce nel 1980 in Svizzera ma si trasferisce a Varsavia, dove studia architettura. Proprio la formazione da architetto influenza la sua produzione: Chazme guarda alla città, all’ambiente urbano che riproduce nei suoi lavori con solidi e geometrie astratte. Sepe e Chazme hanno lavorato insieme per Memorie Urbane nel 2016, realizzando un grande muro a Fondi. L’opera, dal titolo The Trial of Joseph K., è un chiaro riferimento al famoso romanzo incompiuto di Franz Kafka, nel quale un impiegato di nome Josef K. viene accusato, arrestato e processato per motivi misteriosi. Partendo da questa vicenda hanno raffigurato una serie di costruzioni architettoniche utopistiche con al centro una figura tetra e malinconica, che rappresenta appunto il protagonista. Sepe ha realizzato il corpo e l’aspetto dell’uomo, mentre Chazme ha delineato gli edifici che sovrastano il soggetto.

Add Fuel

// Portogallo //
Classe 1980, Diego Machado alias Add Fuel è un disegnatore, grafico e street artist portoghese. Fortemente legato alle tradizioni del paese natio, Add Fuel si è affermato nel mondo dell’urban art grazie ad un’originalissima rielaborazione delle azulejo, piastrelle in ceramica tipiche della tradizione decorativa portoghese. Le sue produzioni richiamano i classici motivi geometrici basati sulla simmetria, che l’artista rielabora con grande ironia grazie all’inserimento decorativo di elementi pop, di teschi, di cuori ed oggetti antropomorfi. Add Fuel crea le sue opere attraverso l’uso dello stencil, che gli consente di duplicare velocemente le sue piastrelle sulle pareti, componendo motivi molto estesi. Ama inoltre riprodurre effetti di profondità grazie alla tecnica del trompe-l’œil, dando luogo a illusioni ottiche che simulano pareti sovrapposte. Per la sua prima partecipazione al festival, Add Fuel ha realizzato due opere: una presso il muro perimetrale del cimitero di Maranola a Formia, l’altra su uno dei cancelli del campo da calcio di Serapo a Gaeta.

Frederico Draw

// Portogallo //
Nato a Porto nel 1988, Draw esordisce da giovanissimo sulla scena del graffiti writing portoghese ma muta presto il suo linguaggio, volgendo l’interesse verso la rappresentazione della figura umana. I soggetti principali della sua produzione artistica attuale sono infatti dettagliati ritratti di gente comune, che Draw tratteggia finemente con gli spray arrivando a risultati di intensa caratterizzazione espressiva. Draw si avvicina a Memorie Urbane nel 2014 prendendo parte a 25Novembre.org, per il quale ha eseguito diversi ritratti di donne a Gaeta. È ritornato nel 2016 con una mostra personale nella galleria Street Art Place, dal titolo People from the world, realizzando anche 8 fermate dell’autobus in città a Gaeta e una muro a SS.Cosma e Damiano.

Alias

// Germania //
L’artista di origine tedesca si avvicina al mondo dei graffiti negli anni ’90, nel 2000 realizza i primi stencils e nel 2003 si trasferisce a Berlino, dove adotta il suo moniker. Alias realizza stencils molto semplici, su pochi livelli e con un numero limitato di colori, principalmente il nero, il grigio, il rosso e il verde militare. Quello che colpisce delle sue opere è la scelta dei soggetti rappresentati, un esercito di bambini e adolescenti, con il chiaro intento di catturare l’attenzione dello spettatore e farlo riflettere su temi come vulnerabilità, solitudine e crisi personali. Le sue figure sono quasi sempre a grandezza naturale e si integrano perfettamente nello scenario urbano che le ospita. Già noto al pubblico per la sua partecipazione al festival nel 2015 ad Arce e Gaeta, è tornato nel 2016 per eseguire numerosi stencils tra Gaeta e Fondi.

Nafir

// Iran //
Già ospite del festival nel 2015, l’artista iraniano è ritornato anche l’anno scorso, realizzando muri in diverse città: Gaeta, Cassino, Valmontone e San Cosma e Damiano. Nafir è stato anche uno dei protagonisti della mostra Made in Iran che si è tenuta presso la galleria Street Art Place a Gaeta. Le sue opere, che siano realizzate su tele o su muri, sono inspirate all’arte e alla cultura iraniana, ma vogliono soprattutto porre l’accento sui problemi politici e sociali che affliggono il suo Paese, su tutti la durissima censura, che lo vincola anche nella scelta della tecnica artistica. Lo stencil, infatti, gli permette di essere veloce nella realizzazione e di produrre immagini semplici ma di immediato effetto comunicativo. Proprio per motivi politici e di sicurezza Nafir continua a tenere segreta la sua identità.

Apolo Torres

// Brasile //
Apolo Torres nasce nel 1986 a San Paolo, Brasile, dove attualmente vive e lavora. Si forma tra la Mackenzie University di San Paolo e la School of Visual Arts di New York. Artista tradizionale di matrice illustrativa, Apolo Torres sembra solo prestato alla street art, alla quale si dedica non per istinto ma dopo lunghe riflessioni in studio, lavorando alle sue tele. Ironico e caricaturista, nelle sue opere realizza ritratti di persone che fanno parte della sua vita o che ha incontrato nei suoi viaggi in giro per il mondo. Impiega grande cura anche nella realizzazione degli sfondi delle sue opere, costituiti da numerosi strati di vernice che richiamano fortemente la sua produzione su tela. Già noto al pubblico di Memorie Urbane per la sua partecipazione al festival nel 2015, quando ha realizzato tre opere, a Gaeta, Arce e Formia, e per “Emergere”, la sua prima mostra personale europea ad Arce, Apolo torna nel 2016 per prendere parte al progetto 25novembre.org, dedicato alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

team building SKF

// Cassino – Italy //

Durante la quinta edizione del festival abbiamo preso parte a un’iniziativa che ci ha molto entusiasmato: con la nota impresa di cuscinetti svedese, SKF, che festeggiava i 60 anni dello stabilimento di Cassino, abbiamo curato un progetto di team building coinvolgendo i suoi dipendenti. La volontà era quella di dare vita a un grigio muro perimetrale della sede dell’azienda, rendendo gli stessi impiegati street artist per un giorno. Nonostante lo scetticismo dei vertici societari circa l’effettiva partecipazione, hanno aderito al progetto – per il quale erano necessarie 35 persone – in 170.

Un successo che l’azienda ha completato richiedendo la chiusura della strada antistante per organizzare un evento, con un concerto, workshop e animazioni per i più piccoli. Il risultato finale è stata un’esplosione di colori che ha esaltato tutti gli artisti ed è ammirata quotidianamente da centinaia di passanti ed automobilisti, felici che sia stato dato nuovo volto ad un grigio muro perimetrale.