Il futuro è nell’identità, questo è il tema portante della seconda conference di Memorie Urbane. I numerosi festival e le committenze istituzionali di murales pongono nuovi ed inediti problemi, uno dei più complessi riguarda la conservazione e la tutela degli interventi urbani incastonati nel territorio nazionale. Conservare o lasciare che la street art, la cui essenza risiede nell’effimero, rimanga alla stregua del tempo e degli agenti atmosferici? Risponderanno al quesito diversi relatori che hanno dato un importante contributo in questo campo: Paola Artoni – funzionaria presso il Centro LANIAC UniVr Storica dell’arte, esperta in tecniche di conservazione e restauro (Laboratorio di Analisi Diagnostiche Non Invasive per l’arte antica, moderna e contemporanea). • Pietro Rivasi – fondatore del festival di street art Icone Modena Icone Modena nasce nel 2002, un festival che ha portato nella città emiliana i più grandi protagonisti della street art mondiale, da Honet a Os Gemeos fino ai primi interventi di Blu • Fijodor Benzo – responsabile dell’associazione culturale “Il Cerchio e le Gocce” di Torino L’associazione il Cerchio e le Gocce è uno dei promotori del Picturin Mural Art Festival, una delle più importanti manifestazioni nazionali che promuove la street art. • Christian Omodeo – ricercatore e ondatore della piattaforma digitale Le Grand Jeu Le Grand Jeu è un mezzo efficace di promozione e comunicazione di nuove espressioni d’arte contemporanee. La tour Paris 13 è il simbolo esemplificativo di una ricerca espressiva complessa e articolata. • Davide Rossillo – Memorie Urbane Fondatore ed organizzatore del festival Memorie Urbane con la sua associazione Turismo Creativo. Sostiene in prima persona il festival, sceglie gli artisti e cura l’ospitalità e il lavoro in esterno. Il futuro è nell’identità, nella ricerca della memoria e nella volontà di testimoniare le nuove forme artistico – espressive che iniziano a far parte del nostro patrimonio nazionale.